Si considerano Cessioni a fini solidaristici le attività in cui enti non commerciali, direttamente, tramite proprio personale o soggetti volontari, offrono al pubblico indifferenziato merci in cambio di un'offerta libera, anche predeterminata nell'importo minimo, destinando i proventi, al netto delle eventuali spese vive, esclusivamente a scopi di beneficenza o di sostegno a iniziative caritatevoli, solidaristiche o di ricerca.
Sono escluse le attività di raccolta fondi nei seguenti casi:
qualora esercitate in aree private non aperte al pubblico e destinate esclusivamente a una cerchia determinata di persone;
qualora esercitate in aree private aperte al pubblico, appartenenti alle confessioni per le quali vige il regime concordatario con lo Stato italiano.
Le concessione a fini solidaristici possono riguardare:
prodotti alimentari confezionati non deperibili che non necessitino di particolari trattamenti di conservazione, con l'esclusione dei superalcolici;
prodotti alimentari di qualsiasi tipo con l'esclusione di armi, medicinali, tabacchi e generi da fumo, nonché di articoli comunque pericolosi, ovvero prodotti per la cui vendita è necessaria speciale autorizzazione.
La cessione, sia degli alimentari che dei non alimentari, deve avvenire a corpo e non a misura. I beni devono essere di modico valore.
Per lo svolgimento delle concessioni possono essere utilizzate le seguenti aree pubbliche:
Via Dala Gesa/Plazal dali Schola (nelle vicinanze dell'Istituto Comprensivo, della scuola dell'Infanzia parrocchiale e della Parrocchia Santa Maria);
Via Saroch (nelle vicinanze della Chiesa di San Rocco, scuola dell'Infanzia parrocchiale e della scuola primaria);
Via Bondi n. 15 (di fronte all'Hotel Alpina e nelle vicinanze della Casa Comunale);
Piazza Don Parenti in frazione Trepalle (nelle vicinanze della scuola primaria e della Parrocchia di Trepalle).
Il numero massimo di iniziative annuali è pari a 10.
Il numero massimo di iniziative che possono essere svolte contemporaneamente su tutto il territorio comunale è pari a 4.
La durata massima di ogni iniziativa è di due giorni.
L'Ente deve presentare la domanda di concessione di suolo pubblico per lo svolgimento dell'attività di cessione ai fini solidaristici, sia quando effettuata su suolo pubblico che su suolo privato in disponibilità pubblica, almeno 30 giorni prima dell'iniziativa.